LA PUBBLICITÀ DI CUI SI PARLA

LA PUBBLICITÀ DI CUI SI PARLA

LA PUBBLICITÀ DI CUI SI PARLA

La pubblicità di cui si parla è quella che colpisce ma non necessariamente in maniera positiva.

Lo scopo dello spot è quello di lasciare un segno, di impressionare, deve essere apportatore di qualcosa di nuovo, inusuale, simpatico o sconvolgente, commovente o anche estremamente fastidioso, perché non lo si possa dimenticare in fretta.

Pertanto, di conseguenza, neanche il prodotto associato a quel ricordo deve essere accantonato in fretta. Perciò anche il prodotto sarà ricordato più facilmente.

Bello o brutto, simpatico o fastidioso, se se ne parla, se lo si commenta, se lo si imita, lo spot ha fatto centro.

Come nel caso del Buondì. A differenza di altre pubblicità in cui regna una casa armoniosa con famiglia da “Mulino Bianco”, in questo ci si scontra con una realtà diversa. Non si era mai visto che una mamma venisse sbugiardata e polverizzata da un asteroide.

Pubblicità del Buondì

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Per alcuni lo spot è geniale, moderno, ironico, originale, per altri violento, diseducativo e cattivello.

Personalmente temo che questo specifico intermezzo pubblicitario, vista la sua risonanza, sarà l’inizio di una nuova serie di messaggi promozionali sempre più improntati su situazioni estreme e sgradevoli.

Pur di colpire l’immaginario generale e far parlare di sé.

Di certo c’è che una merendina quasi dimenticata ora è tornata alla ribalta.

E per qualcuno, poiché il personaggio più irritante di questa pubblicità è proprio la figlia che chiede una merendina leggera, dovrebbe essere lei quella colpita dal meteorite!

Il tutto è satirico.

Voi che ne pensate?

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