È GIUSTO CONTROLLARE IL CELLULARE DEL PARTNER?

È GIUSTO CONTROLLARE IL CELLULARE DEL PARTNER?

È GIUSTO CONTROLLARE IL CELLULARE DEL PARTNER?

È giusto controllare il cellulare del proprio partner?

Qualcuno giustifica questa azione sostenendo che controllando i movimenti del compagno si possano avere certezze.

Il sentore delle insoddisfazioni, la percezione che ci sia qualcosa che non va, il sospetto di un tradimento, il dubbio di uno scivolone, possono trovare riscontro in quell’oggetto tanto intimo che oggi fornisce più informazioni di un diario segreto.

Dunque, per conoscere un problema ed eventualmente prevenirlo prima che si evolva, è giustificato invadere quella privacy? Sbirciare nel mondo privato di qualcun altro?

Se si nutrono dubbi sul rapporto che si vive non sarebbe più onesto parlare con il partner piuttosto che carpire informazioni come un investigatore?

La risposta è che molti mentono. Parlare non sempre conduce a risultati certi. Il cellulare non mente.

Ma bisogna anche saperlo interpretare.

Marco ha sbirciato nel cellulare di Chiara e ha scoperto che è stata in un albergo a sua insaputa.

E immediatamente l’ha bollata.

Ma in seguito ha appurato che Chiara era solo nelle vicinanze di quell’hotel. Di fatto non ci è entrata, non ha incontrato un uomo. Era nel Centro Estetico lì di fianco con Erika.

Però Chiara ora è furiosa perché Marco ha dubitato di lei e del loro amore.

E si domanda se lui si impegni al massimo in quel rapporto che ora traballa.

Si chiede inoltre perché Marco abbia sentito il bisogno di sbirciare nel suo cellulare e poi di dubitare di lei.

E tu? Sei sicuro del tuo compagno?

Tu controlli il suo telefono? Che consigli puoi dare in proposito?

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